I Drusi: tra esoterismo, fede e geopolitica in Medio Oriente

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Storia, credenze e ruolo politico della minoranza etnico-religiosa presente tra Libano, Siria, Israele e Giordania

Di Vito Foschi

Chi sono i Drusi?

Tra le notizie che arrivano dal Medio Oriente, raramente si parla dei Drusi, una minoranza islamica poco conosciuta in Occidente.

Si tratta di una comunità etnico-religiosa molto chiusa: per appartenere alla fede drusa è necessario nascere in una famiglia drusa, poiché non sono ammessi né convertiti né proselitismo. Questo rende i Drusi inevitabilmente un gruppo minoritario e separato dal resto dell’islam.

Oggi si stima che siano circa un milione, distribuiti tra Libano, Siria, Israele e Giordania (Encyclopaedia Britannica – Druze).

Origini e dottrina esoterica

I Drusi hanno origine all’inizio dell’XI secolo, nell’ambito della corrente ismailita sciita. L’islam, infatti, si divide tra sunniti e sciiti, a loro volta articolati in diverse correnti.

Dallo sciismo ismailita nacque il movimento guidato da Hamza ibn Ali ibn Ahmad, un predicatore persiano attivo al Cairo nel 1014. I suoi seguaci furono chiamati “unitaristi”, per sottolineare il forte richiamo al monoteismo.

La dottrina drusa integra elementi del cristianesimo, dello gnosticismo, del neoplatonismo e persino dell’induismo, arrivando a rifiutare i cinque pilastri tradizionali dell’islam.

Iniziati e non iniziati

La comunità drusa è divisa in due categorie:

  • Gli iniziati (uqqāl), che hanno accesso ai testi sacri e ai rituali segreti.
  • I non iniziati (juhhāl), che conoscono solo gli insegnamenti pubblici.

Questa distinzione rende la religione drusa a tutti gli effetti esoterica.

Dal 1043, con la cosiddetta “chiusura della porta”, i Drusi hanno deciso di non accettare più nuovi membri, scelta dettata anche dalle persecuzioni subite nel mondo islamico.

Credenze particolari

  • Reincarnazione: la trasmigrazione delle anime è un cardine della fede drusa.
  • Taqiyya: per proteggersi, i Drusi possono dissimulare la loro religione, presentandosi come musulmani o cristiani a seconda delle circostanze.

I Drusi e la geopolitica in Medio Oriente

Walid Jumblatt leader druso.

Oltre alla loro particolarità religiosa, i Drusi hanno avuto un ruolo importante anche nella politica mediorientale.

  • In Israele, dopo la nascita dello Stato ebraico, la comunità drusa si mantenne neutrale, senza unirsi agli altri arabi che cercarono di impedire la fondazione di Israele. Con il tempo i Drusi israeliani si sono integrati sempre di più nelle istituzioni, fino ad accettare la coscrizione obbligatoria per i giovani uomini.
  • In Siria e Libano, invece, la comunità drusa ha spesso adottato strategie di alleanza variabili, garantendosi la sopravvivenza in contesti politici instabili.

Questa capacità di adattamento spiega anche l’intervento dell’esercito israeliano in difesa dei Drusi siriani, episodio che molti osservatori occidentali avevano letto come una semplice disputa religiosa, ma che in realtà rifletteva un legame storico e politico più profondo.

Conclusione

I Drusi rappresentano una delle comunità più affascinanti e misteriose del Medio Oriente. Con la loro fede esoterica, il rifiuto del proselitismo e il ruolo geopolitico spesso silenzioso ma cruciale, continuano a essere una minoranza capace di resistere nei secoli.

E tu, conoscevi già i Drusi o pensavi fossero solo una delle tante comunità islamiche del Medio Oriente?

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